Per questo violino L. Storioni ho scelto per fondo, fasce e riccio un pezzo unico di un tipo di acero locale del Casentino ( l’acero campestre che si vede nell’immagine), un legno molto usato dai liutai del passato. Per la tavola ho invece utilizzato un pezzo unico di abete rosso della foresta di Paneveggio.
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In questa fase della verniciatura dopo aver preparato una base allo strumento comincio a dare dei sottili strati di colore a olio per dare al violino quel fascino del tempo che passa che solo gli strumenti antichi hanno.
Questa è una vecchia forma costruita su modello Lorenzo Storioni, maestro liutaio cremonese del diciottesimo secolo. Serve come base di partenza per modellare fasce e controfasce dei violini. Nella immagine sottostante, si possono apprezzare dei tasselli di salice rosso in cui verranno incollate le fasce.
Questo riccio, parzialmente intagliato, fa parte di un violino che sto costruendo su modello Giovanni Battista Guadagnini, Parma 1970. La scolpitura del manico è una delle fasi costruttive più impegnative, ma anche più interessanti per il liutaio che la esegue. Nella foto sono visibili i puntini di tracciatura della chiocciola.
Per la verniciatura occorrono molte mani di vernice, questo dipende dalla sua densità e dal gusto estetico, che il liutaio vuole dare al proprio strumento. Dopo che è ben asciugata si procede la rifinitura dello strumento levigando la superficie con carta telata sottilissima per togliere vari grumi (impurità) al fine di prepararlo alla fase finale, … Continua la lettura di Rifinitura violino: la levigatura