Per questo violino L. Storioni ho scelto per fondo, fasce e riccio un pezzo unico di un tipo di acero locale del Casentino ( l’acero campestre che si vede nell’immagine), un legno molto usato dai liutai del passato. Per la tavola ho invece utilizzato un pezzo unico di abete rosso della foresta di Paneveggio.
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Tutti gli anni vado personalmente nella foresta di Paneveggio dove si dice che Stradivari sceglieva di persona i legni migliori per la costruzione dei suoi strumenti. Tale foresta trentina è stata infatti soprannominata foresta di violini per la presenza del legno di risonanza utilizzato per la produzione di strumenti musicali.
Ringrazio Michele Riccomini e Alessandro Violi per aver realizzato questo video e l’amicizia che ho con Stefano Zenobini. Vorrei aggiungere che è sempre molto interessante andare per i boschi, osservare le piante, respirare i profumi che emanano. Solo poche piante hanno i requisiti per costruire un buono strumento.
Questo interessante tipo di acero è molto diffuso nelle campagne dell’Italia centrale. Veniva usato dai vari maestri liutai, per la costruzione dei loro preziosi strumenti musicali.
Questa foto ritrae un albero di abete rosso (picea excelsa), detto peccio, della foresta di Paneveggio (Val di Fiemme). Anche Stradivari utilizzava il legno proveniente da questa valle, per la costruzione dei suoi violini.